AZIONI D’INTERVENTO – C2

Interventi selvicolturali tesi al mantenimento del popolamento vetusto di faggeta con abete bianco

 Area di intervento

Si tratta di una formazione mista di faggio e abete bianco ai quali si  mescolano anche altre specie arboree quali acero montano, frassino maggiore, tasso, carpino bianco.

L’area è da considerarsi come un nucleo seminaturale con caratteristiche strutturali di tipo disetaneiforme con sviluppo naturale, in assenza cioè di interventi, che perdura ormai da oltre 40 anni. Gli ultimi tagli di utilizzazione furono infatti effettuati, a carico dell’abete bianco, a metà degli anni ’60 (Bernetti G., 1980).

Il perdurare di uno stato di sviluppo naturale da più decenni unito al fatto che questa foresta è una fustaia disetaneiforme composta da molti individui arborei di grandi dimensioni tra i quali anche esemplari autoctoni di abete bianco rende questo soprassuolo candidabile ad una riserva integrale.

Nell’azione B.1 è previsto l’acquisto di una parte di territorio con la presenza di un nucleo di abete bianco di probabile origine autoctona (è sottoposto attualmente alla verifica genetica)

 

SCHEMA RIEPILOGATIVO DELLE ATTIVITA’

 Obiettivo del dell’azione

Assicurare una maggiore stabilità del popolamento, ridurre la presenza di abeti bianchi alloctoni e di conifere esotiche.

Modalità di intervento

Sono previsti interventi di asportazione di piante di conifere esotiche e di abete bianco alloctono attraverso taglio raso di singoli individui e diradamento forte per i piccoli nuclei di origine artificiale di abete bianco alloctono.

L’intervento è andantemente previsto in tutta la particella 10-1 del piano di assestamento forestale situata nella porzione nord del SIC presso l’abetina del Podere Piscinelli (34 ettari) e nella particella catastale 62 del foglio di mappa 45 nel comune di Piancastagnaio inclusa alla particella precedentemente citata ed estesa per 2,7 ettari.